martedì, luglio 27

REPORT ALLEYCAT PESCARA


Oggi è un grande giorno, che sarà ricordato, Andrea ha creato il suo primo album di foto sul facebook di Ginepri Fissa, ma anche sabato 24 è stato un grande giorno.
Dopo un temporale caraibico nella mattinata che ha sporcato per bene le strade ma ha rinfrescato alla grande, mi dirigo verso il negozio Ruota+ verso le 20.30, con una cena nello stomaco che consisteva in 4 banane e una barretta di noccioline carammellate, le cena dei campioni insomma. Mi ritrovo in via ravasco con i miei compagnucci romani, bello rivederli dopo un bel po di soggiorno abbruzzese, soprattutto il socio in Ginepri Fissa, abituato a vederlo sotto casa quasi tutti i giorni, durante questa permanenza sulla costa adriatica mi manca assai.
La Ginepri Fissa astuta come non mai, attraverso una tattica sottile, fingendosi innocenti visitatori di passaggio ha spiato i pedalatori pescaresi durante le due uscite infrasettimanali per capire chi fosse l'uomo da seguire, l'obbiettivo è dunque Matteo di Pescara Fixed, detto kuccione.
Da brava spia informo i romani dell'uomo da seguire, e così sarà fatto, a raccolta arrivano 15 pescaresi che con noi 5 facciamo 20 corridori, sarà comunque molto divertente ma devo dire che mi aspettavo molte più persone contando tutte le fisse che si vedono a spasso per pescara, da questo punto di vista un po deludente, mentre pesano le assenze di nobili figure pescaresi come Tony e Fetecchia che purtroppo lavoravano.
Ci viene consegnato il manifest chiuso, dato il via lo apriamo, troviamo una lista a punti messa non in ordine che trova nei vertici lo stadio adriatico a sud e la stazione di montesilvano a nord. Chiediamo a Matteo qual'è la prima tappa, consultiamo la mappa e si parte, si configura subito il gruppo che rimarrà tale fino alla fine composto da Me(Mauro), Andrea Ginepri, Piero, Egberto, Alessandro e Massimo di PE, sfruttando la conoscenza delle strade del nostro Piero che vanta un passato pescarese e degli indigeni Massimo e Kuccione. Primo check al ponte di legno ciclabile, andiamo a sud, arriviamo al ponte e cerchiamo una presunta scritta "stronza" sul corrimano da fotografare, perlustriamo tutte le merde di piccione sul corrimano ma non troviamo nessuna stronza sotto al guano, pazienza, portiamo a termine il compito B ovvero fare uno schizzo con la penna della torre del comune vista dal ponte, l'esperimento dice che durante un alleycat le capacità artistiche di una persona si riducono a zero, forse anche meno delle pitture rupestri della presitoria.
Secondo check è la curva sud dello stadio adriatico, che ci fa sentire un po a casa se non fosse per la scritta "chietini vi ammazziamo" che testimonia il clima di amore e fratellanza che si respira tra le varie città abbruzzesi, dopo lo stadio, dove per altro il nostro Alessandro cade da fermo, andiamo al tribunale, foto di rito, e si parte per la festa di Sant'Andrea, il santo protettore dei marinai, ma in realtà è una festa che consiste in giostre, giostrai, gente che vorrebbe assomigliare ai giostrai, zingari (qui a pescara ce ne sono tanti di stanziali), pigri (ovvero giovani coatti pescaresi che vorrebbero assomigliare agli zingari), , musica dance, arrosticini, nocelle (arachidi calde), marrocche (pannocchie), fritture di pesce e stands di gente che vende robbe varie con il microfono, e nel sottofondo risse tra: giostrai; finti giostrai; pigri, zingari e rangers (gruppo ultras del pescara), il nostro compito li era di comprare una busta di nocelle e farsi una foto sul fiume, usciamo dalla bolgia controllandoci il costato nel caso avessimo preso qualche coltellata, tutto ok, nessun buco, finito il nostro compito a pescara sud andiamo a fare il check più difficile dell'alleycat, il checkpoint ai Colli, si chiamano Colli perchè sono in salita, si usa il plurale perchè sono più di uno, e guarda caso la chiesa che dovevamo fotografare è la Madonna dei 7 dolori, io ne ho contati proprio 7, forse 8, il nostro Egberto ne ha contati invece 30, e le fatiche dei 2 e passa km di salita + 3 redbull prima di partire hanno fatto si che ributtasse fuori tutto quello che ancora non era entrato nell'intestino

Il gentile lettore noterà la pendenza della salita dal rivolo che scende dalla pozza enorme di vomito, le scena meritava molte più foto: la povera macchina qui presente era parcheggiata davanti alla chiesa e affianco un ristorante con tavolini all'aperto, e con i rumorosi rigurgiti che questo strano tipo tutto tatuato con scritto "vandalo" sulla maglietta ha emesso per svariati minuti non poteva non attirare l'attenzione dei commensali, ma il nostro eroe si rialza, si soffia il naso con la maglietta, poi ci si asciuga il viso e con nonchalance si rimette in sella non senza prima avvertire i clienti del ristorante, urlando, che la carne era avariata.
Dopo il check hardcore andiamo giù per la discesa di via del santuario per fare la tappa intergiro da Ruota+ e poi puntiamo a nord, stabilimento La Lampara dove il sopracitato Tony avrebbe dovuto darci una cannuccia nera da infilare tra i raggi, ma entrando nello stabilimento, di Tony neanche l'ombra e tra lo sguardo interrogativo delle cameriere andiamo al bancone e ce le prendiamo da soli, poi via verso la stazione di montesilvano, e dopo tornando verso PE sosta al locale Sottosopra subito dopo l'asse attrezzato, finalmente l'ultimo check, forse il pensiero che ci troviamo alla fine mi fa girare di più le gambe o forse è che semplicemente sono una specie di diesel che ingrana dopo, mi ritrovo con Andrea e Piero in testa, io che chiudo ovviamente come sempre, Piero e Andrea allungano e non riesco a stargli dietro.
All'altezza di piazza duca, non ricordandomi esattamente a che altezza della strada parco si trovasse Ruota+ decido di voltare a sinistra per farmi l'ultimo pezzo sulla strada parco, all'arrivo sono il primo, perchè Andrea e Piero hanno sbagliato strada girando troppo tardi e poi tornando indietro, la gioia è tanta, per la prima volta arrivo primo in un alleycat, poi ci raggiunge il resto del gruppo, con Kuccione che a montesilvano ci aveva perso. 5/10 minuti, il tempo di una birretta, un po di festeggiamenti fino a quando una doccia gelata ci cade addosso, Antonio e Fabrizio (ruota+) guardando le foto dei check ci informano che abbiamo sbagliato il primo check, il ponte fotografato non era quello indicato nel manifest che invece si trovava verso villaraspa, qualche altro minuto di sconforto, che-facciamo?che-non-facciamo?andiamo? andiamo! si pedala forte, forse la sosta, forse le nocelle mangiate, forse la birra, forse sempre il discorso di prima del diesel ma le mie gambe scorrono lisce che è un piacere, ma la speranza di tornare al negozio ed arrivare primi era veramente poca, fatto sta che arriviamo a sto cazzo di ponte, cerchiamo sta cazzo di "stronza", la fotografiamo e partiamo per una folle corsa per tornare all'arrivo, come prima siamo Piero, Andrea e Me, ma Andrea sulla rotonda della stazione viene chiuso da un autobus ed'è costretto a frenare per non finire sotto i pneumatici, io continuo dietro Piero e siamo all'arrivo, cazzo non vedo gli altri! siamo ancora i primi! fantastico, impresa fatta.
Si festeggia tra noi romani, poi quel cazzone di Egberto, appena arrivato non è andato a segnalare il suo arrivo quindi nella classifica è scivolato dopo Giovanni, Massimo e Alessandro che erano arrivati dopo di lui, ma vincerà comunque il premio HARDCORE assegnatogli dalla giuria dopo la visione della foto che ho messo sopra.
Questa la classifica finale



Pos #



Nome Cognome Città Arrivo1 Arrivo2 Punti
1 11



Piero GB bike RM 22:23 22:48 1 77
2 6



Mauri Gineprifissa RM 22:22 22:48 2 77
3 1



Andrea Gineprifissa
RM 22:23 22:48 3 77
4 5



Matteo Falasca PE 22:24 22:48 4 77
5 3



Giovanni Budiani PE 22:52
77
6 2



Alessandro Signorini RM 22:55
77
7 8



Massimo Marano PE 22:25 22:50 69
8 4



Egberto Mariola RM 22:31 22:50 66
9 10



Matteo Demassis PE 22:49
66
10 14



Andrea Ginestra PE 22:49
66
11 9



Damian Gonzales PE 22:49
66
12 18



Angelo Insolia PE 22:53
66
13 15



Roberto Rinaldi PE 22:53
66
14 16



Alessandro Rinaldi PE 22:53
66
15 12



Pietro Cortinovis PE 23:03
66
16 13



Claudio Corneli PE 23:03
66
17 19



Marco Desiderio PE 23:03
66
18 7



Andrea Trinetti PE 23:05
66
19 17



Antonio D’Aurelio PE 22:17
65
20 20



Manuel Di Tillio PE 04:00
0

Eccoci in tutto il nostro splendore



Il mio pensiero va alla ignara ragazza che è stata vista flirtare con Egberto a fine gara, speriamo solo che a quella maglietta con su scritto "vandals" non ci si sia avvicinata.
Un grazie ai ragazzi di Ruota+ per aver messo in piedi tutto questo, e per averci fatto divertire, un grazie a Matteo che ci ha guidati insieme a Piero.
Roma ha fatto il grande slam! altro che zeru tituli.

GINEPRI NAZIONE

4 commenti:

  1. Sembra vi siate divertiti.
    Questo come al solito mi riempie di gioia.
    Propongo una menzione speciale per la lucidità e la freddezza di Egberto nelo dichiarare avariata la carne: "MITO"!
    M!!!

    RispondiElimina
  2. Cazzo che grandi! Gli Squirters lasciano il segno! (vomito compreso).
    Da settembre sono di nuovo romano e spero in una nuova Alley!
    Con immensa stima (e anche un po' di ribrezzo)
    Andrea genova

    RispondiElimina